giovedì 5 marzo 2009

chyenne MARIANNA

Siamo nel 1863, durante la guerra civile americana e il presidente Abraham Lincoln ha dichiarato l'abolizione della schiavitù.
Quel giorno alla casa bianca non si parlò di schiavi, ma davanti al presidente c'erano otto capi indiani che rappresentavano le tribù:Cheyenne,Caddoes,Comanches e Kiowas, che provenivano dalle praterie del Colorado orientale.
Gli indiani non capivano il linguaggio del presidente quindi gli serviva un interprete che traducesse con molta solennità.
L'interprete disse:-Gli Cheyenne vogliono vivere in pace con l'uomo bianco. Il Grande Capo (A.Lincoln) dica ai suoi figli di vivere in armonia con gli indiani,fermi le violenze contro di loro-
Lincoln rispose che gli americani erano in lotta tra di loro, e che non volevano altre guerre con i pellerossa.
Dopo la riunione tutti gli otto capi indiani andarono in una stanza per fare la foto con la moglie del presidente, dopo la foto diedero a ciascuno di loro come segno di pace una medaglia e un attestato dove dichiarava che erano i buoni rapporti con gli Stati Uniti d'America.
Gli cheyenne erano una popolazione di nativi americani, e provenivano dalle Grandi Pianure, nell'America Settentrionale.
Sulle origini del loro nome ci sono molte ipotesi,la prima è “piccoli rossi-parlanti” e il secondo
chein “cani”.
Gli cheyenne furono coinvolti in molte guerre perchè i loro territori vennero occupati dall'esercito statunitense. Il governo americano nel 1860 ordinò ai capi cheyenne di trasferirsi in una riserva situata nel Colorado, ma gli cheyenne rifiutarono.
Da qui vennero fuori i primi contrasti,però gli cheyenne volevano mandare un messaggio di pace e mandarono Orso Magro a trattare con loro, però fu accolto a colpi di fucile.
Pentola Nera invece proseguiva con l'idea della pace, ed era in pieno Aaccordo con i governatori, e cosi accampò lungo ol fiume Sand Creek, anche se nell'accampamento sventolasse la bandiera americana nel 1864 l'esercito statunitense li attaccò e li massacrò, questo fatto venne chiamato Massacro di Send Creek.
Gli cheyenne cambiarono il loro stili di vita con l'introduzione del cavallo, e coltivano molto mais.
In questo periodo anche il loro riti religiosi subirono dei cambiamenti molto importanti, c'era lo shamano che faceva da capo nei riti spirituali, era considerato da tutta la tribù come mago, perchè riusciva a mettersi in contatto con l'aldilà,ma anche perchè riusciva a curare le persone malate.
Gli cheyenne credevano anche nella mitologia e il rapporto tra indiano e natura.
Gli astrologi dividono la mitologia indiana in tre temi fondamentali :l'origine del mondo, i miti dell'eroe, i miti sulla natura.
Ci sono molte leggende indiane della natura che hanno come protagonista l'identificazione tra stelle ed eroi mitologici. Tra gli cheyenne si creò una grande tensione ed alcuni uomini cominciarono a violentare e picchiare le loro mogli e i loro figli.
Nel 1870,Piccolo Lupo, andò dal generale John Miles e gli disse:”Siamo cresciuti a Nord,tra i pini e le montagne, dove stavamo tutti bene,non c'erano malattie e pochi di noi morivano. Da quando siamo in questo paese,invece,qualcuno di noi muore tutti i giorni. Questo non è un buon poso per noi, e noi vogliamo tornare nella nostra patria, tra le montagne. Se tu non hai il permesso di andarcene, lascia che qualcuno di noi vada a Washington a dire loro come vanno le cose qui,oppure scrivi a Washington per chiedere il permesso di lasciarci andare al Nord”.
La risposta della tribù fu:”Io non posso fare questo adesso. Restate qui ancora per un altro anno, e poi vedremo cosa si potrà fare per voi”. Piccolo Lupo replicò che questo non si poteva fare perchè sarebbero morti tutti.
Dopo un po di tempo, Piccolo Lupo fu richiamato perchè tre ragazzi erano scappati, in cambio da Piccolo Lupo voleva 10 dei suoi uomini e gli disse che appena avrebbe trovato i ragazzi, lui avrebbe liberato i suoi uomini. Piccolo Lupo si rifiutò e se ne andò al nord con Coltello Spuntato, Maiale Selvatico,Capelli Arruffati e Forte Mano Sinistra.

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Ed eccoci qua!

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La nostra classe (quasi) al completo